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News of Gossip

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Gossip

L’attore Paolo Conticini racconta l’amicizia con de Sica e i nuovi progetti lavorativi

2020-06-02 by News of Gossip Leave a Comment

Fino a qualche anno fa, Paolo Conticini era un attore brillante che si divideva tra piccolo e grande schermo, con rare incursioni teatrali. Poi, nel 2015, Vacanze romane lo ha fatto diventare uno dei nomi di punta del musical made in Italy. E oggi, dopo il trionfo di Mamma mia!,

lo spettacolo dei record con i suoi 503.466 spettatori in 226 repliche, è protagonista di The Full Monty, nell’allestimento firmato da Massimo Romeo Piparo, accanto a Luca Ward, Manuel Fantoni, Nicolas Vaporidis e Jonis Bascir.

«Ambientato in Italia»

Paolo Conticini diversamente dal film da cui è tratto, questo musical ha un’ambientazione tutta italiana.

L'attore Paolo Conticini si racconta nel suo nuovo di attore fra mille progetti

«Sì, siamo operai di una fabbrica di auto a Torino la Fiat, anche se non ci sono riferimenti espliciti che separato che non riesce a pagare gli alimenti alla ex moglie, viene in mente di mettere su uno spettacolo di striptease. Si parla di disoccupazione, diversità, affido dei figli… temi seri e molto più attuali oggi rispetto al 1997, quando il film è uscito».

Insomma, c’è poco da ridere…

«Al contrario, si ride dall’inizio alla fine, ma dà modo anche di riflettere su certe tematiche, con il sorriso sulle labbra. Credo che il messaggio sia positivo, perché con la tenacia e l’intraprendenza ci si può riscattare da un’umiliazione. E il finale, con il nudo integrale, il cosiddetto [ “servizio completo”, è una liberazione, un risultato per tutta la squadra».

Ti imbarazza doverti spogliare completamente?

«All’inizio, quando mi hanno proposto lo strip, ho pensato: fantastico! Poi ho cominciato a rifletterci sopra: certo, davanti a duemila persone… Però non è scabroso, è uno ! spettacolo per tutti perché il gioco di luci non fa ; vedere niente. Ora } tutti noi aspettiamo quel momento finale, goliardico, che è il massimo del divertimento».

Paolo Conticini tu che padre saresti, se avessi dei figli?

Paolo Conticini racconta l'amicizia con Cristian de Sica

«Credo che sarei molto affettuoso, molto amico. Non come è stato mio padre, un uomo eccezionale ma che ci teneva un po’ a distanza, perché la mentalità era diversa. Poi non so, bisogna trovarcisi. E avere tanta fortuna».

Quest’anno festeggi 25 anni di carriera: come hai iniziato?

«Fin da ragazzino cercavo una via per essere indipendente e ho fatto disparati lavori, tanto che mio nonno mi chiamava “arruffamondo”. Fino a che la fortuna è passata e ho saputo coglierla. È cominciato tutto da un biglietto da visita di un agente che mi è stato dato mentre facevo il buttafuori. Quell’agente mi ha procurato due provini, per Belle ai bar di Alessandro Benvenuti, che è andato male, e per Uomini uomini uomini di Christian De Sica, che invece mi ha scelto. Credevo fosse un “ruoletto” così, invece ottenerlo è stato un privilegio enorme».


Quanto ha contato l’amicizia con Cristian De Sica?

«Tantissimo, percfié è l’uomo che mi ha dato la possibilità di intraprendere questo lavoro ed è stato un grande maestro di recitazione».

Il momento più brutto e il più bello della tua carriera?

«Il più brutto verso i 32 anni: avevo messo in discussione tutto, non c’era nulla di concreto. Non mi definivo nemmeno attore, quelli che mi facevano non erano contratti importanti, che mi potevano rendere indipendente. Poi sono arrivati Lo zio d’America, i film di Natale e il grande salto con Provaci ancora Pro]!, una delle colonne portanti della Rai, durata complessivamente dodici anni, che mi dispiace molto non si pensi di rifare, almeno per il momento».


E invece il più bello?

«Lo scorso anno, quando ho compiuto 50 anni: credo che sia un punto di arrivo dal quale ripartire e mi sembra di esserci arrivato bene, fisicamente, artisticamente e sentimentalmente».

Cosa preferisci tra teatro, cinema e Tv?

«A livello di soddisfazione artistica, decisamente il teatro. Se guardo invece al lato economico e alla fama, la televisione è il top: ti dà una popolarità immediata, una cosa che il cinema non fa, a meno che non fai film di grandissimo successo».

«I film di Natale saranno rivalutati»

Come i cinepanettoni, tanto criticati ma sempre campioni d’incasso.
«I film di Natale sono quelli che hanno mantenuto il cinema italiano per 30-40 anni e io penso che non si ha successo a caso, se ne hanno avuto tanto vuol dire che hanno grandissimi meriti. Saranno rivalutati, come la comicità di Sordi e Totò».

Prossimi progetti?

«Mi hanno proposto due film per il cinema e un progetto televisivo imminente, ma non ho ancora firmato nulla».

C’è un regista con il quale vorresti lavorare?

«Mi piacciono tanto le commedie di Volfango De Biasi e Riccardo Milani. Ma, soprattutto, vorrei lavorare con un regista che fa film impegnati, perché a me piace sempre sperimentare cose nuove e non ho ancora fatto un ruolo drammatico». 0



Articolo tratto da Vero

Filed Under: Gossip Tagged With: Cristian de Sica, Paolo Conticini

Tiziano Ferro la sua omosessualità e la battaglia contro i pregiudizi

2020-05-22 by News of Gossip Leave a Comment

Non accetto speculazioni sul tema. Non provateci nemmeno. Ho 40 anni ormai». Proprio al suo quarantesimo compleanno (che festeggia il 21 febbraio) Tiziano Ferro ha dedicato il monologo che ha pronunciato alla finale di Sanremo. Il discorso ha introdotto l’esecuzione di Alla mia età, prima di un medley di tre grandi successi del cantante di Latina: Non me lo so spiegare, Ed ero contentissimo e Per dirti ciao.

«Non bisogna negarsi l’amore»

Non è mancato un riferimento ai genitori, il papà Sergio, geometra, e la mamma Juliana, casalinga:

«A 40 anni ho imparato che non bisogna negarsi all’amore del padre e della madre, mai, né per orgoglio né per timore»


Tiziano Ferro e Quel sogno del Teatro Ariston

Fin da bambino, Tiziano è stato attratto dalla musica. Mentre frequentava le elementari, ha seguito corsi privati di chitarra classica, canto, pianoforte e batteria. All’età di 8 anni, vide suo padre emozionato davanti alla vittoria di Massimo Ranieri a Sanremo con Perdere Famore. Così, nell’edizione appena conclusa del Festival condotto da Amadeus, ’artista (che ha anche “baciato” Fiorello) ha realizzato un sogno: sulle note di quella canzone, ha duettato con lo stesso Ranieri, che ha anche invitato al suo concerto in programma il 24 giugno allo stadio San Paolo di Napoli.

La svolta della sua carriera è arrivata nel 2001, quando i produttori Alberto Salerno e Mara Maiolichi

hanno convinto la casa discografica EMI a puntare su di lui. 11 22 giugno 2001 ha debuttato il suo primo singolo, Xdo-no, che ha raggiunto presto i vertici delle classifiche europee, seguito, a ottobre dello stesso anno. dall’album Rosso relativo, con versioni in inglese, spagnolo, portoghese e franco-italiano. Nel novembre 2003, quando ormai il nome di Tiziano Ferro era affermato, è stata la volta dell’album ///: il numero del titolo è il peso raggiunto dal cantante durante la sua adolescenza, in cui Tiziano ha sofferto di bulimia e ha
subito attacchi di bullismo, come ha ricordato lui stesso in diverse occasioni per sensibilizzare il pubblico.

Tiziano Ferro dichiara la sua omosessualità

Nell’ottobre 2010 Ferro ha pubblicato il suo primo libro, Trentanni e una chiacchierata con pape), in cui si è raccontato a cuore aperto e ha dichiarato pubbli camente la propria omosessualità.

«A 40 anni so che nessuno può vedere quanto è bello l’amore se non condividi col mondo il tuo sorriso da innamorato»,

ha dichiarato l’artista. Nel monologo dedicato al suo quarantesimo compleanno Ferro ha definito l’amore «un lavoro lento e faticoso, fatto di mediazione e di pazienza». Lo scorso anno il cantante si è sposato due volte prima a Los Angeles il 25 giugno, poi a Sabaudia, il 13 luglio con Victor Alien, californiano, 15 anni giù di lui e suo partner da tre anni. I due, che vivono a Los Angeles, si sono conosciuti nei corridoi della Warner Bros, dove Alien ha lavorato per molto tempo come consulente.


Victor Alien e Tiziano Ferro Una storia che si scrive da sé

Oggi Ferro non ha perso Pumiltà, ma ha guadagnato un’orgogliosa consapevolezza: «Ci ho messo 40 anni, ma adesso so che il brutto tempo non esiste. È tutto un susseguirsi $ stagioni». Il cantante ha poi concluso cosi: «Subire non è una disgrazia, è una scelta. E la felicità non è un privilegio, è un diritto. A 40 anni penso proprio non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da sé». E la storia di Tiziano Ferro è una favola sen-. za fine. D

Filed Under: Gossip Tagged With: tiziano ferro

Angela Brambati, Franco Gatti, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu i Ricchi e Poveri si riuniscono

2020-05-15 by News of Gossip Leave a Comment

Ha preso il via sul palco dell’Ariston, nel corso dell’ultimo Festival di Sanremo, il ritorno della formazione originaria dei Ricchi e Poveri, a 50 anni dal successo del brano La prima cosa bella, uno dei loro più grandi successi discografici. L’esibizione sanremese, però, non ha rappresentato solo un episodio isolato, ma l’inizio di un progetto più ampio, ideato e realizzato dal manager Danilo Mancuso che ha lavorato un anno alla reunion del celebre quartetto italiano: Angela Brambati, Franco Gatti, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu.

I Ricchi e Poveri, dopo aver partecipato per ben 12 volte alla kermesse, sono tornati come super ospiti proponendo ai telespettatori, oltre a un medley dei loro brani più celebri, anche il primo brano della loro carriera inciso nel 1968, L’ultimo amore, cover di Everlasting Love resa famosa dai Love Affair, rivisitato e riarrangiato da Matteo Cantaluppi con sonorità dance anni *90. L’ultimo amore, prodotto da DM Produzioni e distribuito da Artist First, è il singolo che anticipa l’uscita del doppio album prevista il 27 marzo, che racchiuderà in 21 tracce tutti i successi del gruppo dagli anni ’60 agli anni ’90, in una nuova versione, realizzata sotto la direzione musicale del maestro Lucio Fabbri.

Questa speciale rimpatriata, poi, si concluderà con un evento live che vedrà nuovamente lo storico gruppo calcare le scene per percorrere un viaggio indimenticabile lungo 50 anni di successi che hanno unito intere generazioni e animato il pubblico di tutto il mondo,

«Amadeus ci ha fatto un grande regalo»

Ricchi e Poveri , com’è stato ritrovarvi dopo tutti questi anni?

Il gruppo di cantanti chiamato Ricchi e Poveri

Angela:

«Abbiamo provato un’immensa gioia nel riabbracciarci. Dopotutto, era passato tantissimo tempo dal nostro ultimo incontro a quattro. Se guardo indietro nel tempo, ho dei bellissimi ricordi legati a ciascuno dei miei tre compagni. Marina, per esempio, la conosco sin dalla sua adolescenza, quando aveva dei bellissimi capelli biondi. Trascorrevamo il tempo libero ■ a fare la maglia, perché « a quei tempi non c’erano 1 tutti gli strumenti tecnologici che ci sono oggi».

Cosa vi ha spinto a tornare insieme?

Angelo:

«Semplicemente il desiderio di fare musica insieme. Ci stuzzicava l’idea di realizzare un nuovo disco e quando Danilo, il nostro manager, ce lo ha proposto, abbiamo accolto l’idea con grande entusiasmo. Il ritorno sul palco dell’Ariston, poi, per noi ha rappresentato una fantastica sorpresa: il più bello dei regali che Amadeus potesse farci e siamo fieri che, sin dall’annuncio della nostra reunion, sia il pubblico sia gli addetti ai lavori abbiano mostrato tutto questo entusiasmo».

Che ricordi avete del vostro debutto?

Franco:

«Eravamo quattro ragazzi con tantissima voglia di fare, con il desiderio e l’entusiasmo di sfondare e di far conoscere all’italia la nostra musica. Non potrò mai dimenticare le emozioni provate per i primi successi arrivati dopo tutta quella fatica e la gioia per tutte le soddisfazioni riscontrate nel corso della nostra carriera. Certo, con il passare del tempo, come tutti, abbiamo dovuto fare i conti con degli inciampi. Ma oggi siamo di nuovo tutti assieme, più uniti che mai.

con la nostra formazione delle origini, come è giusto che sia. Io credo che Angela, Angelo e Marina facciano parte della mia famiglia. La nostra è un’amicizia con la A maiuscola. E visto che per me l’amicizia è uno dei valori più importanti, è facile intuire quanto io tenga a ciascuno di loro».

«Sono stata felice per loro»

Nel 1981, i Ricchi e Poveri parteciparono a Sanremo in tre e i giornali raccontarono che Marina fu allontanata alla vigilia del Festival dal gruppo a causa di un suo presunto tradimento nei confronti di Angela, a cui aveva soffiato il fidanzato di allora…

Marina:

«Non è vero che fui allontanata dal gruppo, fui io a volermene andare, ma per motivi personali, non quelli di cui parlavano i giornali. Però, negli anni successivi, quando loro hanno continuato a esibirsi in tre, raccogliendo uno straordinario successo, sono stata felice per loro. Sarà perché ti amo ….

Articolo tratto da Vero

Filed Under: Gossip Tagged With: Angela Brambati, Angelo Sotgiu, Franco Gatti, Marina Occhiena

Annalisa Minetti divisa fra l’amore per il marito Michele Panzarino, la figlia elena e le paraolimpiadi

2020-04-07 by News of Gossip Leave a Comment

Come cantante, Annalisa Minetti ha vinto il Festival di Sanremo nel 1998. Come sportiva ha collezionato diverse medaglie e record nella corsa per non vedenti, vincendo anche un bronzo alle Paralimpiadi di Londra 2012 nel mezzofondo. Ma, oltre al palco e alla pista, la cantante e atleta continua a riportare grandi successi nella vita come donna, moglie e mamma. A 18 anni le è stata diagnosticata una retinite pigmentosa, una malattia genetica degenerativa dell’occhio. Ma le difficoltà non hanno fermato Annalisa, anzi, come lei stessa ha ammesso in varie occasioni, la portano ad affrontare ogni giorno, con estrema dignità e senza mai mollare, la gara più pesante, quella «tra la mia autonomia e la mia fragilità», chiedendo che siano rispettate in egual misura.

«Scoprirsi coraggiosi attraverso il dolore»

«Anche il dolore può essere un’occasione per scoprirsi coraggiosi», sottolinea lei. A partire da simili riflessioni, la Minetti, instancabile, ha ideato la prima edizione di ‘All Run”, che si terrà il 5 aprile a Roma, allo Stadio Nando Martellini, presso le Terme di Caracalla.


Annalisa Minetti in che cosa consiste l’iniziativa?

Annalisa Minetti sorridente si prepara per le prossime olimpiadi.

«E un evento sportivo che, tramite la corsa in coppia attraverso un cordino, metodo usato spesso dagli atleti non vedenti, intende sensibilizzare persone alla condivisione. Questa, a sua volta, porta a integrazione e inclusione. Correre col cordino non è faticosissimo. Trovo bello sapere che hai fatto un percorso con qualcuno. Quando non ce la fai, quel qualcuno al tuo fianco ti motiva. Abbiamo bisogno di raccontare alle persone che non devono avere paura della diversità, che è una ricchezza, non un limite».

Sarai pure tu in pista?

«Anche io correrò con la mia guida, come faccio sempre, e ci saranno tanti altri personaggi che capitaneranno varie squadre.-aperte a tutti. Stiamo finendo di strutturare il programma, ma posso anticipare, per esempio, che Giorgia Meloni correrà con un esponente della sinistra, perché quando si parla di educazione al sociale, non ci sono colori politici divisivi. Vladimir Luxuria, invece, guiderà la squadra dello spettacolo. Filippo Bisciglia e Pamela Ca-massa saranno capitani degli influencer e Francesco Monte della squadra della moda. Inoltre ci saranno tanti altri amici che ci daranno un aiuto importante anche attraverso i social. Arriveremo insieme al traguardo e festeggeremo… la_ vita!».

Prossimi obiettivi Annalisa Minetti ?

«Sogno Tokyo (dal 25 agosto al 6 settembre si terranno i Giochi Paralimpici nella capitale giappone se. ndr). Mi sto allenando. 11 29 marzo, giorno del compleanno di mia figlia Elèna, alla mattina sarò a Rieti per le qualificazioni».

Elèna, nata nel 2018, è figlia di Michele Panzarino, che hai sposato nell’ottobre 2016. 11 tuo primogenito è Fabio, 12 anni, avuto dall’ex calciatore Gennaro Esposito, tuo marito dal 2002 al 2013. Che differenze hai provato nel vivere la maternità la prima volta a 32 anni e la seconda, dieci anni dopo, a 42?

«Fabio mi ha fatto diventare mamma. Elèna si sta gustando il mio essere una mamma più matura. Con lui siamo cresciuti insieme. Ero ingenua e continua talvolta incosciente, anche se è sempre andato tutto bene. Con lei sento un trasporto che va oltre l’amore. Passiamo molto tempo insieme, io ed Elèna, ma ho deciso che doveva diventare subito autonoma: infatti, quando aveva un anno l’ho portata all’asilo nido».

«È innamorato perso della bambina»

Tuo marito Michele, 50 anni, è ricercatore scientifico dell’Università San Raffaele di Roma, che supporta All Run. Oltre a seguire numerosi progetti, come quello sull’invecchiamento attivo (la possibilità di vivere bene la terza età), a livello accademico Michele sta lavorando per adattare tutti gli sport alla disabilità. Che padre è?

«È innamorato perso di Elèna. ma dice sempre che è diventato papà con Fabio. Lo considera il suo primo figlio, l’ha conosciuto quando era un bambino di 4 o 5 anni. Gli vuole molto bene.

Si scornano pure parecchio! Del resto sono due “uomini alfa” che si contendono la stessa donna! A volte io sono sul divano e prima uno e poi l’altro mi chiedono un abbraccio, cosi devo mettermi in mezzo a loro due. Devo tenere gli equilibri tra tutti quanti, in casa, e non è semplice, ma è molto bello».

Sui social sei stata attaccata con violenza verbale da numerosi hater. Cosa consigli di fare in quei casi?

« stanno cominciando a esagerare, in generale. Di recente ho notato che a una politica hanno augurato un tumore fulminante. Lì mi
sono detta: “Non è possibile, non si può ignorare una cosa così grave”. Molti degli hater, secondo me, si comportano così per attirare l’attenzione, altri stanno •proprio male.

Intervista a Annalista Minetti tratta da Vero

Filed Under: Gossip Tagged With: annalisa minetti

Carlo Verdone racconta il suo film “Si vive una volta sola”

2020-03-10 by News of Gossip Leave a Comment

E senza alcun dubbio uno dei nomi più apprezzati del panorama cinematografico italiano, capace di descrivere pregi e difetti del nostro Paese facendo allo stesso tempo riflettere e sorridere. Carlo Verdone dal ‘ 26 febbraio è tornato nelle sale con il film Si vive una volta sola, il suo ventisettesimo da regista, sceneggiato con Giovanni Veronesi e Pasquale Plastino. h Il film, che oltre allo stesso Verdone vede nel cast anche Rocco Pa-paleo, Anna Foglietta e Max Tortora, racconta V la storia di un quartetto di medici impeccabili sul lavoro, ma che sono davvero un disastro nella vita privata. La routine vissuta dai protagonisti dentro e fuori dall’ospedale viene interrotta da un avvenimento che li porterà a intraprendere un improbabile viaggio verso il Sud Italia.

«La mia prima volta sul grande schermo»

Carlo Verdone , di cosa parla il tuo ultimo film, Si vive una volta sola

«Il film racconta la storia di un’équipe chirurgica formata da grandi professionisti legati anche da un’amicizia molto profonda. Se la vita lavorativa va a gonfie vele, le loro vite private invece sono veramente disastrate: c’è chi ha problemi sentimentali o economici, chi – come nel caso del personaggio che interpreto – ha un rapporto difficile con la figlia o chi crede di avere una famiglia perfetta, ma non è proprio così. È un film in cui si ride molto, ma che regala momenti intensi: per ottenere questo equilibrio j è stato necessario tutto l’impegno possibile da parte degli sceneggiatori e degli attori».

E nota la tua passione per la medicina…

«Vista la mia passione per la medicina molti hanno pensato che avessi scritto il ruolo perfetto per me. Era una professione che non avevo mai fatto in un film: sono stato pediatra, dentista e medico, ma chirurgo mai. Durante le riprese abbiamo avuto accanto un giovane chirurgo che ci indicava come muoverci. Inoltre sono stato presente a qualche operazione reale in un ospedale».

Con questo film hai scelto di tornare a girare e recitare in un film corale.

«Sentivo questo bisogno dopo due film che avevo fatto da coprotagonista (L’abbiamo fatta grossa e Benedetta follia, ndr) e credo che sarà un po’ il minimo comune denominatore dei miei prossimi lavori. Dopo 40 anni di carriera è arrivato il momento di condividere tutti i miei film con altri attori. Mi piace stare in mezzo a un cast numeroso e mi piace l’idea di lanciare nuove promesse del cinema. Raramente ho avuto un cast con il quale ho lavorato così bene, d’altronde ho stare accanto a grandi alla cosa bella è la famiglia di noi: c’è così tanta sintonia che ormai ci sentiamo anche dopò la fine delle riprese».

«Ancora oggi gii chiedo scusa»

Il film è ricco di scherzi: un omaggio ad Amici mie Carlo Verdone

«E vero che nella prima parte del film ci sono tanti scherzi, ma non c’è mai stata l’intenzione di fare un omaggio ad Amici miei, anche perché poi il film prendé un’altra direzione. Mi piaceva dare risalto alla doppia sfaccettatura dei personaggi, professionisti sul lavoro che nel privato sono soli. È stato un film molto delicato da girare: sulla carta sembrava semplice, però la storia poteva diventare superficiale. Ogni tanto necessitava di un’iniezione di spessore».

E tu’nella vita privata fai scherzi o li subisci?

«Ho fatto tanti scherzi nella mia vita, la maggior parte li ho raccontati nel libro La casa sopra iportici. Ho smesso di farli da un po’ di anni, precisamente dopo l’ultimo che ho fatto a mio figlio Paolo».

Che cosa è successo tra te e lui?

«Quando aveva appena 7 anni. Paolo giocava a calcio nella formazione del Valle Aurelia: visto che aveva del talento lo chiamai al telefono fingendo di essere il segretario di Francesco Totti e facendogli credere che il capitano della Roma lo volesse incontrare per fargli fare un provino».

Come ha reagito tuo figlio quando gli hai raccontato la verità?

«Quando alla fine fui costretto a rivelargli che era uno scherzo, non mi ha parlato per un mese!».

Avrai provato dei sensi di colpa…

«Me ne vergogno, lo ammetto. E ancora oggi, a Paolo, chiedo scusa».

Articolo Tratto da Vero

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Carlo Conti spiega perchè non guarderà Amici di Maria de Filippi

2020-03-05 by News of Gossip Leave a Comment


Al fianco dei suoi due amici di sempre, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti ha appena concluso un lungo e fortunato tour, riempiendo i teatri e i palazzetti dello sport di mezza Italia. Ora il presentatore toscano si trova a sfidare in Tv un’altra amica: Maria De Filippi. Conti, infatti, è tornato alla guida de La Corrida, ogni venerdì in prima serata su Raiuno, proprio mentre lei è al timone del serale di Amici su Canale 5. Una sfida televisiva appassionante che vede contrapposti due professionisti molto amati.

Sei tornato al timone di un format di grande successo e a cui sei molto legato: La Corrida.

«È il primo talent della Tv italiana e condurlo mi dà una grande gioia. Quest’anno abbiamo inserito anche una piccola novità. In ogni talent che si rispetti un ruolo fondamentale lo gioca la giuria. Noi, per adeguarci a questo trend, avremo, in ogni puntata, una giuria un po’ sui generis, formata da ex concorrenti o da persone scelte tra il pubblico in teatro, che ci diranno la loro, vestendo i panni di simpatici “opinionisti allo sbaraglio”».

«C’è tanta voglia – di leggerezza»

Carlo Conti qual è secondo te il segreto del successo di questo programma?

Carlo Conti

«La leggerezza e la spensieratezza che regala a chi lo fa e a chi lo guarda. Viviamo in un’epoca in cui tutti si prendono un po’ troppo sul serio. Per fortuna, invece, c’è ancora gente, specie nella nostra provincia, che ha voglia di giocare e di sorridere. Alla Corrida non c’è mai stato nessuno che, seppur fischiato, sia uscito triste o arrabbiato dallo studio. Tutti vanno via con il sorriso. Il nostro programma richiama il candore e l’ingenuità dei bambini».

Quest’anno la sfida televisiva si fa ancora più impegnativa, visto che Maria De Filippi e il serale di Amici vanno in onda proprio il venerdì sera…

«È stata proprio Maria a telefonarmi e a darmi la notizia quando le hanno comunicato ufficialmente il giorno di messa in onda. Lo scorso anno, contro La Corrida, c’era Paolo Bonolis con Ciao Darwin. Per me non cambia nulla, nel senso che penso solo a fare bene il mio prodotto, senza badare troppo alla controprogrammazione. Una volta si può vincere, una volta perdere… Non ho mai r vissuto il mio mestiere come una gara. Devo dire che io e Maria non ci siamo quasi mai trovati l’uno contro l’altra in onda. A pensarci bene, però, un problema c’è».

Quale?

«Io non potrò vedere uno dei miei programmi preferiti, che è Amici, visto che sarò in diretta, e Maria non potrà vedere La Corrida che, forse, è una delle trasmissioni che ama di più da telespettatrice».


Tra i tuoi prossimi impegni televisivi c’è la cerimonia di premiazione dei David di Donatello, che andrà in onda in prima serata su Raiuno il 3 aprile.

«È davvero un onore per me. È la mia quinta volta alla guida di questa prestigiosa serata che mi permette di dividere il palco con gli attori, i registi, gli sceneggiatori più importanti del nostro cinema. In un’edizione di qualche anno fa ho avuto addirittura il privilegio di veder premiato con il David alla carriera Alberto Sordi, uno dei maestri del nostro cinema, di cui tra l’altro, proprio quest’anno, si festeggia il centenario dalla nascita. Devo dire che questo è uno dei ricordi più belli della mia carriera».

Come ti stai preparando a questa serata speciale?

«Le premiazioni, pur con tanto ritmo, saranno le grandi protagoniste e non potrebbe essere altrimenti. Avremo però anche momenti di spettacolo, soprattutto musicali.

Il nostro cinema vive un periodo di grande fermento e la sua magia continua a farci emozionare, riflettere, sorridere e commuovere. Il mio auspicio è quello di trovare pe r frequentare più spesso le sale cinematografiche».

A proposito di cinema, hai diviso un lunghissimo e fortunatissimo tour teatrale con due attori – anche di cinema -straordinari, che sono tuoi amici da sempre: Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello. Che bilancio fai di quest’avventura?

«Fantastico! Il pubblico, in tutta Italia, ci ha dimostrato un calore e un affetto incredibili. E devo dire che ha avuto uno straordinarjo successo anche la messa in onda televisiva dello spettacolo, trasmessa qualche sera fa. È stata un’avventura fantastica durata tre anni. State tranquilli, però, dopo il teatro e la Tv non ci penso proprio a fare un film con loro!».

«Amadeus a Sanremo? Bravo»

Per chiudere, tu che di Festival ne hai guidati addirittura tre, che voto dai al Sanremo di Amadeus?

«Ero sicuro, e l’avevo detto, che avrebbe fatto un grande Sanremo! È stato davvero bravo sia alla conduzione sia nella scelta dei brani. Già ad agosto lo avevo avvisato che, però, al Festival di Sanremo, quando uno fa uno starnuto, quello starnuto rischia di passare per una broncopolmonite. Qualche tempo dopo il mio avvertimento, Amadeus mi ha chiamato e mi ha detto: “Carlo, avevi ragione”!».

Articolo tratto da Vero

Filed Under: Gossip Tagged With: carlo conti, maria de filippi

Al Bano Carrisi e Romina Power ricominciano insieme dopo Sanremo

2020-02-20 by News of Gossip Leave a Comment

E tornata a far sognare il pubblico, la coppia d’oro della canzone italiana. Al Bano e Romina Power sono stati i protagonisti di uno dei momenti più attesi della prima serata di Sanremo 70, ricevendo una pioggia di like, cuori e commenti sui social. 112020, tra l’altro, è un anno significativo per loro: i due si sono sposati nel 1970, per poi separarsi ventinove anni dopo, nel 1999, e infine divorziare nel 2012. Se non si fossero lasciati, quest’estate, il 26 luglio, avrebbero festeggiato cinquant anni di matrimonio.

Quella “nostalgia canaglia”

Sul palco dell’Ariston l’entrata di Al Bano e Romina è stata annunciata con emozione dalla loro quarta e ultima figlia, Romina Junior, che li ha definiti «i miei genitori pop».
Come ha rivelato ^conduttore del Festival, Amadeus, la giovane donna era nella pancia di Romina nel 1987, quando lei e il consorte avevano partecipato alla manifestazione con Nostalgia canaglia. Non poteva certo mancare questa canzone nel medley con cui, poche sere fa, la coppia, oggi solo in senso artistico, si è esibita sul palco dell’Ariston.

In questa occasione, a venticinque anni dall’ultima registrazione fatta insieme. Al Bano e Romina hanno lanciato il loro nuovo singolo, Raccogli l’attimo, scritto da Cristiano Malgioglio. In col-legamento con Storie Italiane, Carrisi ha rivelato il motivo per il quale è intervenuto a Sanremo come ospite d’onore con Romina, senza prendere parte alla competizione canora: «Io sono malato di “sanremite”, ma Romina è americana, lei non ama la gara». Al Bano, tra l’altro, è reduce dal successo de II cantante mascherato, dove si è classificato secondo.

In seguito è circolato un ulteriore retroscena. Al Bano avrebbe voluto duettare con l’ex moglie sulle note di un altro inedito, Per troppo amore, che propone una lettura intima e toccante della fine del loro matrimonio. Recitano alcune strofe: “Per troppo amore mi son rimesso in gioco. Ed era poco quel che avevo in cambio. Per troppo amore ho trasformato in oro le tue manie pesanti cóme il piombo.

Albano Carrisi e Romina Power e l’amore

Troppo amore quante volte ho pianto nascondendomi dietro un sorriso”.

Dopo aver sentito la canzone, Romina sarebbe rimasta contrariata, forse per i riferimenti evidenti alla loro storia, e si sarebbe rifiutata
di cantarla. Più di recente, a Verissimo, l’artista di Cellino San Marco, che ha smorzato le polemiche, ha sottolineato che comunque ha voluto includere quei versi nel loro nuovo disco. Nel salotto di Silvia Toffanin, inoltre, il cantante ha fatto una rivelazione:

«Avevo un edema alle corde vocali. Ne funzionava solo una. Ho avuto problemi serissimi. Grazie alle cure di un medico francese sono riuscito a cantare meglio di prima. Quando ho capito che avrei potuto continuare per me è stato un miracolo».


Al talk show di Canale 5 Al Bano è stato accompagnato dalla figlia Romina Junior, che ha detto la sua sul rapporto tra i suoi genitori:

«Ho tirato un sospiro di sollievo perché, dopo tanti anni di tempesta, giornata di sole. Sono felice e rasserenata. Non capivo alcune decisioni di mio padre, ma ognuno ha un suo vissuto e un modo di voler bene diverso». Ha proseguito la giovane Carrisi: «Ho dovuto mettermi nei suoi panni per capire la sua prospettiva. Papà e mamma discutono spesso. Non dico che litighino, però discutono. E io mi metto in mezzo e spengo i fuochi. Faccio il pompiere!».

Una lunga storia nel segno di Sanremo

La reunion artistica tra Al Bano e Romina Power è stata ufficializzata cinque anni fa. nel 2015. a Sanremo. E un palco che entrambi conoscono bene, quello dell’Ariston: il loro esordio come coppia al Festival risale al 1982, anno in cui hanno conquistato il secondo posto con Felicità. Nel 1984 hanno vinto con Ci sarà. Quindi, nel 1987, si sono classificati terzi con Nostalgia canaglia, ottenendo lo stesso risultato con Cara terra mia, nel 1989. Nel 1991 Carrisi e la Power hanno gareggiato con Oggi sposi, con il quale si sono piazzati ottavi, con ottimi riscontri nelle radio e nelle vendite.

Da tempo i fan più romantici sperano in un vero e proprio ritorno di fiamma tra loro, ma il sogno non sembra avverarsi. Non è accaduto nemmeno di fronte ad alcune importanti situazioni familiari condivise dai due negli ultimi anni. La terzogenita Cristel ha regalato loro due splendidi nipotini. Kay e Cassia, avuti dal marito Davor Luksic. Lo scorso 10 dicembre, poi, è mancata l’amata madre del cantante, Jolanda Ottino, cui anche Romina era molto affezionata. Un lutto che ha messo a dura prova il “leone di Cellino San Marco”. «I dolori o ti ammazzano o ti rafforzano e bisogna convivere con l’altra faccia della vita. Sopporti e tieni dentro», ha spiegato Al Bano a Verissimo. Inevitabile cogliere in quelle parole anche un riferimento a Ylenia, la primogenita dell’artista e della Power, scomparsa in circostanze misteriose il primo gennaio 1994 a New Orleans, in America. Una ferita ancora aperta, rimasta insanabile, che ha diviso irrimediabilmente la coppia.

Rappresenta, poi, un capitolo a parte Loredana Lecciso, la compagna di Al Bano dopo la rottura con Romina. Carrisi e la Lecciso sono stati insieme oltre dieci anni, tra alti e bassi, prima di porre fine alla loro relazione nel 2018. Dalla loro unione sono nati due figli,Jasmine e Albano Junior, detto Bido. Tuttavia fonti vicine a “Lory” e al cantante sostengono che i due, di recente, si frequentano spesso e si mostrano molto affettuosi l’un con l’altra: solo un clima sereno per il bene dei loro ragazzi o qualcosa di più? Quel che è certo Il duetto inedito e il mistero della canzone suH’amore perduto è che a Sanremo la Lecciso non c’era, come ha confermato anche a Live – Non è la D’Urso. Quando, al Festival. Al Bano e Romina sono scesi sul palco, alla fine della celebre scalinata Al Bano stava quasi per inciampare. La battuta pepata della Lecciso, ospite di Barbara d’Urso, è stata: «La sua era una gag, ma forse era appesantito da lei (Romina. ndr), perché si aggrappava!». Tuttavia la maggior parte degli spettatori ha notato che a sorreggere prontamente il cantante era proprio Romina Power. Il finale della canzone Per troppo amore lascerebbe inoltre pochi dubbi sul legame dell’indimenticabile duo di Felicità: “Io non ti rimpiango, perché ti sento ancora qui

Articolo Tratto da Vero

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Alena Seredova aspetta il terzo figlio da Alessandro Nasi.

2020-02-15 by News of Gossip Leave a Comment

Un tenero scatto su Instagram, con le mani a formare un cuore sulla pancia che sta crescendo e quelle del compagno che le cingono la vita: così Alena Seredova ha fatto sapere a tutti di essere in dolce attesa. A 41 anni già madre di David Lee e Louis Thomas, nati dal matrimonio con l’ex marito Gigi Buffon – la modella scrive accanto all’immagine: Noi. Tu. Quando l’amore regala la vita. Per sempre. Parole dolcissime, e non solo per la creatura che porta in grembo, ma anche per Alessandro Nasi, l’uomo che, dopo la difficile separazione da Buffon, le ha fatto ritrovare il sorriso, la serenità, l’amore, la voglia di rivivere la maternità.

Oggi sono una famiglia allargata con Alena Seredova e Gianluigi Buffon

Oggi, quella di Alena, è una famiglia equilibrata e allargata, visto che David Lee e Louis Thomas hanno già un altro fratellino, Leopoldo Mattia, che il loro papà ha avuto con la compagna, la giornalista Ilaria D’Amico, e presto daranno il benvenuto a un altro piccolo o piccola di casa.

La Seredova e Nasi stanno insieme dal 2015, vivono a Torino – città natale di lui, Qhe però è cresciuto negli Stati Uniti – e conducono una vita molto appartata. Lui è un top manager legato alla famiglia Agnelli, essendo il cugino di John e Lapo Elkann, e per amore di Alena ha lasciato gli States per tornare ad abitare nel capoluogo piemontese. Questa gravidanza, arrivata afinqfue anni dall’inizio del loro amore, è evidentemente il frutto di un sentimento che è cresciuto giorno per giorno, come ha fatto intendere qualche tempo fa la stessa Seredova ospite di Caterina Balivo a Vieni da me: «Alessandro si è preso una donna con due figli, fragile, arrabbiata con tutti gli uomini e ha avuto la pazienza di farla rifiorire. Sì, sono stata una donna fragile e senza fiducia». La modella, infatti, non ha mai negato l’amarezza vissuta durante la separazione dall’ex marito, ma anche quel dolore è ormai acqua passata: «Tutto quello che non ti uccide, ti fortifica… Dopo sono diventata una persona migliore… Tra l’altro sono stata fortunata. Quando si chiude una porta non sempre arriva l’uomo della tua vita…».

Una cosa è certa:

Alena ha dimostrato di essere una madre capace di anteporre il bene dei figli al proprio dolore. Infatti, anche nei giorni più turbolenti della separazione, ha sempre protetto i suoi bambini e, soprattutto, ha sempre tutelato il loro rapporto con il padre. Ma questa è davvero storia passata… Oggi la Seredova e Nasi guardano avanti, molto avanti, perché non c’è nulla di più bello e “rinfrescante” di una nuova vita in arrivo!

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Romina Power quando da giovane si innamorò di Albano Carrisi uno sconosciuto cantante italiano.

2020-02-13 by News of Gossip Leave a Comment

Sono stata a casa di Paul McCartney, ai tempi fidanzato con Jane Asher. Abbiamo fumato marijuana con mia sorella Taryn, tredicenne, che non aveva mai provato. Poi tutti in cerchio ci siamo messi a
fare una seduta spiritica».

Stupiti dalle dichiarazioni di una Romina Power hippy, cosmopolita, anni Sessanta? Eppure non possiamo prescindere da questa sua versione se guardiamo, invece, le fotografie d’epoca che vi proponiamo m queste pagine, con quei vestiti anni Ottanta che allo sguardo di oggi sembrano sempre “troppo”. Ovvio quindi che sorga la curiosità di avere un ritratto più completo della figlia del grande Tyrone Power. Se Al Bano, resiliente come gli ulivi della sua Puglia, di fatto è sempre stato quello che conosciamo, al contrario Romina, super ospite con lui al Festival di Sanremo 2020, sembra avere avuto più vite. Sembra, perché in realtà, a ben vedere, anche la ragazza di queste foto – viso pulito, sopracciglia definite come quelle del famoso padre,
lunghissimi capelli – è sempre stata coerente, a modo suo.

Un’adolescenza tormentata per Romina Power

Romina Power da giovane

La Power non ha mai fatto mistero di aver trascorso un’infanzia e un’adolescenza da orfana. Il padre Tyrone, uno dei divi di Hollywood, morì quando lei aveva appena 7 anni. Ma Romina è stata metaforicamente orfana anche di madre: la bellissima attrice Linda Christian, separatasi dal marito, per molto tempo infatti è stata in altre faccende affaccendata, poco propensa a occuparsi della prole, trascinata da una nazione all’altra: prima Romina visse in Messico con la nonna, poi a Roma, in seguito in Inghilterra, poi ancora in Italia, dove sul set di un “musicarello”, Nel sole, si innamorò di Al Bano.

Quando Romina Power adolescente ha incontrato Al Bano Carrisi

Ma facciamo un passo indietro. La Power ancora adolescente era una delle reginette dell’underground europeo. Fidanzata con il principe Stash Klossowski de Rola, figlio dell’artista Balthus. frequentava il j giro delle rock band più note, faceva uso di LSD come andava di moda in quell’enclave di ricchi, belli e famosi, e non | ancora maggiorenne era stata la protagonista di un film dall’alone hot come Justine, tratto dal romanzo del | marchese De Sade. Anche per questo, sua madre, abituata a ben altri pretendenti per la bella primogenita, si stupì moltissimo quando in un caldo luglio pugliese del 1970, già incinta di 5 mesi, Romina disse sì proprio ad Al Bano, «così diverso da quei suoi cliché», come canterebbe Francesco Guccini (.L’avvelenata).

Cellino San Marco patria di Al Bano Carrisi come la California

Albano Carrisi e Romina Power in foto da giovani

La Power seguiva un suo percorso, lo stesso grazie al quale persino quando era apparsa al cinema in versione ninfetta, manteneva uno sguardo distante e impenetrabile, quasi fosse altrove. Si potrebbe dire timida, nonostante l’ambiente internazionale e le frequentazioni d’alto bordo. Approdata a Cellino San Marco, che le ricordava la California, continua a si mise volentieri sotto l’ala di Jolanda, la mamma di Al Bano, scomparsa lo scorso dicembre e da lei omaggiata con sincero dolore e nostalgia. «Questa avrà mille grilli per la testa, pensava mia madre di Romina», ha raccontato Al Bano, «per cambiare idea le bastò incontrarla. Romina era una ragazza semplice, bisognosa di quella famiglia che non aveva mai avuto. Mia moglie si appoggiò a mia madre e Jolanda s’innamorò di lei».

Il rapporto con la suocera

«Ricordi fermi nel tempo», ha scritto la Power su Instagram in occasione del lutto, pubblicando una foto in cui sorride insieme con Jolanda e la
figlia Romina Jr. Tre generazioni insieme. Di sicuro, Jolanda è stata vicina alla Power anche nella terribile perdita della nipote Ylenia, scomparsa misteriosamente in America. Risale al primo gennaio 1994 l’anniversario dell’ultimo contatto che la figlia primogenita di Al Bano e Romina ebbe con la famiglia. Dopo quella telefonata, il terribile vuoto, che i genitori hanno riempito in maniera diversa, dopo essersi separati nel ’99. Al Bano ha accettato dolorosamente il fato, da europeo che ha nei propri geni una storia secolare di gloria e cadute. Ha poi amato un’altra donna, Loredana Lecciso, ha messo al mondo altri due figli, Jasmine e Al Bano junior, detto Bido. Invece Romina, americana, nata in una terra di speranze mai dome, crede ancora che la figlia possa essere viva. Ha scritto libri nei quali esplora tematiche spirituali e, al di fuori dei concerti con l’ex marito, resta lontana dallo showbiz. Ora c’è Sanremo, ancora una volta, a riunire Al Bario e Romina.

Articolo tratto da Vero

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Claudia Gerini in vacanza con il nuovo fidanzato Simon Clementi

2020-02-06 by News of Gossip Leave a Comment

Supera l’esame “ad alta quota” il nuovo amore di Claudia Gerini. Proprio all’inizio del 2020, l’attrice ha presentato alle sue figlie il fidanzato Simon Clementi, come lei grande appassionato di sci: lo dimostrano le immagini che vi offriamo in esclusiva.

Una mamma molto sportiva Claudia Gerini con Simon Clementi

Claudia Gerini e Simon Clementi in montagna

Sulle piste di Cortina d’Ampezzo, con lo sfondo delle magiche Dolomiti imbiancate, insieme con la nuova coppia ci sono anche le figlie della Gerini, Rosa e Linda (di 15 e 10 anni rispettivamente, avute da Alessandro Enginoli e da Federico Zampaglione). Sono giornate di grande serenità e armonia per Claudia, che da tempo si è messa alle spalle la storia . con Andrea Preti, di 17 anni più giovane di lei. L’attrice, nelle sale con Hammamet, di recente ha confermato di essere molto felice con il nuovo compagno, suo coetaneo, tanto da non escludere le nozze.

«Ora non è il caso, ma in futuro perché no?»,

ha detto. E per quanto riguarda il capitolo figli, ha aggiunto:

«Magari! Forse sono fuori tempo massimo, ma mi piacerebbe tantissimo, sono un grande talento nell’allevare bimbi. Simon lo sa. è stato avvertito. Adorerei avere un maschietto».

Intanto, la Gerini si gode la montagna con la famiglia. In queste foto, la vediamo divertirsi sulla neve con Linda, Rosa e Simon. Per l’attrice romana quella dello sci è una passione senza tempo: Claudia, come ha raccontato, ha indossato il suo primo paio di scarponi a 12 anni. E ora si regala una settimana bianca con le sue ragazze e l’uomo che le ha ridato il sorriso.

Articolo tratto dalla rivista Vero.

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