E veniamo adesso a parlarvi di Sanremo e della terza giornata che ha visto come super Ospite dalle puntata l’ex gladiatore Russel Crow che si è esibito con il suo gruppo e sarà in tournée nei prossimi mesi in Italia.
Ma soprattutto si comincia a fare chiarezza sulla classifica fra novità e conferme, ma andiamo con ordine.
Nella terza serata della cermese canora si è replicato il meccanismo della seconda. Ossia 15 artisti sul campo, presentati altri 15, quindi i brani sono stati votati al 50% dalla Giuria Radio e al 40% dal pubblico da casa tramite televoto. E come nelle altre puntate il conduttore Amadeus insieme a Teresa Mannino ha stilato la Classifica della terza serata che è la seguente
- Prima Angelina Mango con la Noia
- Secondo Ghali con Casa mia
- Terza Alessandra Amoroso con Fino a Qui
- Quarto il Tre con Fragili
- Quinto Mister Rain con Due Altalene.
Mentre stasera 9 febbraio ci sarà la puntata dedicata alle Cover e i 30 artisti saranno votati da tutte e tre el giurie del pubblico con questo meccanismo
- Pubblico da Casa con il 34% dei voti
- Sala Stampa tv e web con il 33% dei voti
- Radio 33%
La media tra le percentuali complessive di voto ottenute dagli artisti della quarta serata e quelle ottenute dalle canzoni nelle serate precedenti, determinerà poi una nuova classifica generale delle 30 canzoni e dei relativi artisti in gara. Molto gradito e applaudito il monologo femminista di Teresa Mannino di cui vi riportiamo il testo integrale
Nel quinto secolo avanti Cristo il filosofo greco Protagora diceva “l’uomo è misura di tutte le cose”.
Oggi potremmo dire l’uomo bianco, ricco e occidentale. Solo che questa misura l’ha persa, e pensa che tutti gli altri essere umani siano a sua disposizione. Dobbiamo ricordarci che siamo animali umani. L’origine della vita sul pianeta è comune: il 60% del nostro patrimonio genetico è uguale alle banane. Con le scimmie è del 98%, ma gli scimpanzè ci tengono a non farlo sapere»
e continua la stessa comica milanese affermando che
«Noi ci sentiamo superiori perché parliamo, ma gli animali o le piante comunicano in altro modo. Come noi siciliani che parliamo in dialetto a un milanese o un torinese, e poi se non capisce diciamo che è cretino. Anche volendo, sono espressioni che non si possono tradurre. Abbiamo la stessa presunzione verso gli altri esseri viventi. I babbuini per esempio si salutano strizzandosi il pene: riescono così ad acquisire tantissime informazioni, come l’età o la disponibilità a collaborare. Nell’Antico Testamento Giobbe dice “interroga gli animali e te lo insegneranno”. Io ho interrogato le formiche tagliafoglie, le più intelligenti. Loro coltivano, hanno grandissimi formicai e in alcune camere coltivano funghi.
e ci tiene a precisare sempre la stessa Teresa Mannino affermando che sempre sul palco dell’Ariston
Sono le uniche al mondo. Fanno agricoltura da 50 milioni di anni e non hanno rovinato niente, noi da 10 milioni e abbiamo sfinito il pianeta. Erano sulla Terra già all’epoca dei dinosauri. Sono intelligentissime, allora ho pensato “guardiamo come funziona la loro società e copiamo”. C’è una regina madre e le figlie.
E continua e conclude sempre la stessa comica sul suo monologo
Lei decide il sesso dei nascituri: i maschi sono una minima parte, solo per la prosecuzione della specie. I maschi hanno il ruolo solo di fornire gli spermatozoi, che vengono conservati nella spermateca della regina. I maschi fanno un volo nuziale una volta l’anno, e dopo l’accoppiamento muoiono perché non servono più. Quanto sono avanti! Non hanno il problema di gestire gli ex. Anche i maschi sono contenti perché la loro vita è stata una unica grande scopata»«I maschi umani invece preferiscono il potere: sulle donne, sui bambini, sulla natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di…di ridere, di cantare anche se sono stonata, di ballare per strada», ha concluso Teresa Mannino.
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