La vergogna delle baby prostitute romane ai Parioli

Vi parliamo adesso di questo fenomeno delle baby lolite che si prostituivano a Roma che veramente almeno a noi ha fatto raddrizzare i capelli, sentiamo le vive parole di una di queste baby prostitute

“La mia mamma era ben felice che mi vendessi. Abbiamo iniziato per gioco, era bello avere soldi e vestiti , poi mia madre mi ha fatto continuare”

Racconta la ginnasilae quattordicenne che , assieme a un’amica di un anno piu’ grande è diventata un’escort con la complicità della famiglia. Nella sua rubrica alla voce, clienti, i nomi dei professionisti che incontravano a pagamento, disposti a darle dai 250 euro all’ora in su Per la vicenda in galera, sono finiti in cinque. Pero tremano molti di piu’….

La mattina a scuola, il pomeriggio nell’alcova dei quartieri alti. Quattordici e quindici anni, studentesse di un liceo classico, la scoperta del potere della sensualità l’in1quietudine dell’adolescenza la voglia di ribellione e fuga, storie famigliari complicate , alle spalle , un grande vuoto dentor. Cosi’ o chissà in quale altro modo , Emanuela e Serena nomi di fantasia sono cadute in un giro di prostituzione per clienti facoltosi, nella zona piu’ chic di Roma.

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Baby Squillo ai Parioli a Roma anche politici e ricchi uomini d’affari

Imma de VivoE adesso vi dobbiamo purtroppo parlare di questo fenomeno dilagante a Roma delle baby squillo, già all’inizio si era capito che si voleva fare passare per una piccola cosa, per un fenomeno circostritto un evento che invece ha contorni molto ampli e non ancora definito e che riguarda queste bambine minorenni che si prostituivano nei quartieri bene della capitale con i genitori che spesse volte erano addirittura consezienti. Proprio in questi giorni il Pubblico Ministero Cristina Macchiusi si è vista costretta ad aprire un secondo fascicolo per dare luce a tutto quello che stava succedendo. Aspetti torbidi, prostituzione, induzione e molto altro ancora accadeva alle lolite dei Parioli, non si escudono nemmeno orge fra minori e maggiorenni consezienti insomma un vero e proprio schifo.
Il GIP ha interrogato nei giorni scorsi Mimmi ( MIrko Ieni) arrestato per avere sfruttato proprio Agnese e Angela (nomi inventati) e dice che

“Le ragazze le ho conosciute in un ambiente notturno, loro facevano tardi la notte. Non sapevo la loro età. La più grande mi aveva detto che era iscritta all’università. Anche io mi prostituisco, c’era una complicità amichevole tra tutti quanti”

Ma non finisce qui, infatti il secondo fascicolo riguarderebbe proprio la prostituzione minorile, ancora piu’ inquietante il fatto che queste si prostituivano, per vestiti, cellulari, computer e talune volte solo per qualche ricarica telefonica da un’intercettazione infatti si legge

“La ricarica te l’avevo già promessa e te la faccio, tranquillo!!”

ma non solo si ipotizza anche la presenza di politici e uomini d’affari molto in vista a Roma